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juuroku
Bloggata inserita il 8 novembre 2008 - 16:09
Ultimamente mi capita spesso di chiedermi se, forse, non stia esagerando. Molti, troppi dei miei soldi vanno immancabilmente a finire nelle tasche delle fumetterie di Milano; mi scoccia quando mi viene detto "basta che sia Giapponese e va bene, vero?", che sia riferito al cibo, ad un vestito, ad una persona; a Lucca ho visto tante bellissime cose, ma anche tante macchiette, persone che, con tutto il rispetto, non vorrei diventare; non mi vanto più di tanto di avere un sacco di canzoni giapponesi sull'mp3...insomma, mi sono decisamente lasciata prendere la mano. Il percorso di studi che ho scelto (per quanto non me ne penta proprio per nulla) in questi casi non aiuta e così mi ritrovo a riflettere su quanto la mia vita sia influenzata dal Giappone e dai manga.
Ciliegina sulla torta: ieri sono andata sul sito di scans su cui leggo settimanalmente Bleach e Naruto e vedo che tra gli ultimi aggiornamenti c'è anche il nuovo capitolo di Nana, uno dei miei manga preferiti che mi coinvolge sempre moltissimo. Massì, perchè no? Anche se non leggo le scans di Nana, un'occhiata male non può farmi, suvvia...
QUANTO MAI
Senza scendere negli spoiler più scabrosi, succede una cosa molto brutta. E ciò è bastato per mandarmi in emo totale. Alla faccia di chi dice che non ho un cuore, e alla faccia del bicarbonato di sodio.
Così mi trovo doppiamente in crisi, perchè è pur vero che un cuore non ce l'ho, e che molto di quel che capita (a me o intorno a me) nella vita reale mi scivola addosso come niente fosse, ma poi mi scopro così facilmente condizionabile davanti a 4 disegni e due baloon pieni di paroloni ad effetto. E' normale?
Quel che mi preoccupa è che non è la prima volta. Hunter x Hunter con il suo volume #20 mi ha rovinato l'umore per una settimana intera. E dire che facevano fuori solo un personaggio secondario-secondario (non mi riferisco all'altro morto a fine volume). Oppure la fine di Fruits Basket, che mi ha messo tristezza non tanto perchè finisse male (anche perchè male non finisce!) ma per il solo fatto che fosse giunto alla conclusione, dopo che mi aveva tenuto compagnia per un po' di anni. Come dire addio agli amici l'ultimo giorno del liceo, solo con la consapevolezza di non rivederli mai più. Ogni volta che leggo Real ho degli sbalzi di umore terribili, ma poi la maestria di Inoue-sensei mi lascia estasiata e non riesco mai a chiudere un numero di questo manga con il morale sotto i piedi. Anche se con l'ultimo ci siamo andati vicinissimi.
Honey & Clover si è addirittura permesso di farmi piangere, volume #9, passato di Morita e volume #10, Takemoto sul treno che mangia IL panino. Non che un manga non possa commuovere, eh, possono commuoverci i film, possono commuoverci i libri, ovviamente lo possono fare anche i manga. Però non è da me, e mi sono stupita: io piegata sulla scrivania con una mano per tenere il segno nel manga e l'altra presa dall'asciguare le lacrime che copiosamente scendevano e sembrava non si dovessero fermare più! Sarà un caso che Honey & Clover nonostante sia il mio 4° o 5° manga preferito non l'abbia mai più ripreso in mano per sfogliarlo e rileggerne le parti più belle?
E così, senza arrivare alle lacrime ma solo perchè ero nell'aula PC dell'Università, anche l'ultimo capitolo di Nana mi ha preso assolutamente malissimo. E mi chiedo fino a che punto sia lecito lasciarsi influenzare così tanto l'umore da un fumetto...fa parte anche questo del "pacchetto otaku" che ultimamente mi pensto tanto di aver aperto oppure è assolutamente normale?
neji11


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Eh sì, non era un bel periodo quello, ripensandoci...la preoccupazione sulla mia (poco) presunta monotematicità resta ma, per fortuna, ho recuperato dall'armadietto il mio cuore di pietra e non mi commuovo più
Non che, come dici tu, ci sia nulla di male eh, anzi!
Grazie per aver letto così indietro