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Recensione oggettiva

Death Note, chi non conosce quest'opera?
Grandissimo successo di recente distribuzione che ci ha regalato un bel manga, un fantastico anime, un paio di film e una quantità imprecisata di merchandaising a tema...ma non solo!
A cos'altro mi riferisco? Semplice! Un tredicesimo e teoricamente ultimo volume della serie che (cosa più unica che rara) ha il solo compito di "guida alla lettura".
Ce n'era davvero bisogno? La risposta mi sembra più che scontata ma arriviamoci insieme analizzando il volumetto passo passo.

How to read comincia con un'analisi "approfondita" di tutti i personaggi dell'opera, questa consiste di una tabella comprensiva di: data di nascita e di morte, altezza, peso, gruppo sanguigno, cosa il personaggio ama e cosa detesta, descrizioni generali delle loro abilità e particolarità condite da frasi e da vignette viste nell'opera vera e propria.
Chi ha seguito attentamente il manga sono convintissimo che avrebbe potuto tranquillamente sorvolare su questa specie di sunto se non forse per la curiosità dei dati fisici dei personaggi  che d'altronde lasciano anch'essi il tempo che trovano. In primis del gruppo sanguigno credo non interessi nulla a nessuno ma andando poi a soffermarsi sul rapporto peso\altezza dei personaggi viene decisamente da ridere.
Sono del parere che le cose vadano fatte bene o per nulla.
Le ipotetiche altezze prossime al metro e 80 (ad eccezion fatta dei ragazzini e delle donne e di qualcuno che lo supera abbondantemente) sono a dir poco fuoriluogo per dei giapponesi. Se poi andassimo a fare un raffronto col peso di questi individui ci potrebbe venire il dubbio di avere a che fare con dei personaggi con seri problemi di anoressia! Dalle mie parti (tanto per fare un esempiuccio) una persona alta un metro e ottanta che pesa circa 50 kg tanto bene non deve stare... è un rapporto peso\altezza quantomeno imbarazzante, sbugiardato poi dalle fattezze dei protagonisti che non sono affatto pelle e ossa.
E vabbè...

La fase successiva prende in esame le "forze coinvolte nel caso Kira", membri e relativi gruppi d'appartenenza.
Un'altro riassuntino superfluo per chi ha seguito la storia con un minimo d'attenzione.

Riprende una descrizione piutosto approfondita dei protagonisti ma questa volta le cose si fanno un tantino più interessanti visto che ad essere presi in considerazione sono gli shinigami con tanto di ruolo gerarchico nel loro mondo.

A seguire troviamo una corposa intervista a Tsugumi Ohba, autore dell'opera. e per certi versi si rivela una lettura interessante. Quest'ultima viene intervallata da una porzione di pagine dedicata ad un ulteriore approfondimento della storia (altra fase che ho trovato piuttosto inutile) fino ad arrivare ad un altra corposa intervista ma questa volta con Takeshi Obata, il disegnatore.
Si passa poi alle regole, trucchi e segreti del Death Note e anche in questo caso non viene detto granchè di nuovo.
Discretamente interessante invece il successivo raffronto diretto fra Ohba e Obata... per quanto mi riguarda si può tranquillamente affermare che gran parte dei contenuti più rilevanti di questo "How to Read" risiedano proprio nella parole delle interviste ad autore e disegnatore.
Concludono il volumetto una fase di simpatici sketch e curiosità più o meno assurde e (per il gran finale) l'episodio pilota dal quale poi prese vita Death Note così come noi tutti lo conosciamo.

Tirando le somme, ben poca cosa rispetto a ciò che era lecito aspettarsi.
Io lo definirei un valido sistema per cavalcare l'onda del successo e approffittarne per farci sopra altri facili guadagni.