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Oggi non parlerò nè di anime nè di manga ma esprimerò un mio pensiero, completamente personale, che vi invito a prendere con le pinze, in quanto sfogo di una situazione frustrante.
Le premesse sono da imputare al fatto che, e qui non entrerò nei dettagli: lavoro in un'erboristeria.
Ora, se c'è la preparazione e la serietà, innanzitutto, le erbe possono curare moltissime malattie, possono isolare tumori e salvare delle vite.
Tuttavia la situazione è degradante, perchè in questo Paese, dove il vecchio medico di 70 anni è ancora attaccato come un mitile al suo posto di lavoro e le lobby farmaceutiche tengono in mano il potere, ai giovani e futuri medici e farmaceuti verrà fatto il lavaggio del cervello su quanto le cure fitoterapiche siano ridicole e vane.
Non farò di tutta l'erba un fascio, in quanto esistono anche degli addetti ai lavori che, quando vengono messi davanti all'evidenza, aprono gli occhi e decidono di levarsi le fette di prosciutto, che fino a poco tempo prima li rendevano ciechi e collaborare.
Il problema principale sta nella disinformazione e nel pressapochismo terapeutico impartitoci dall'infanzia: hai un male?
Non curare il male medesimo, elimina il sintomo.
Il problema è che, la maggior parte dei farmaci, hanno degli effetti collaterali, in molti casi gravi.
Hai le mestruazioni? Hai il mal di testa?
Pigliati un moment!
Così, fra qualche anno, se sei geneticamente predisposto o chichessia, ti verrà una bella ulcera perforante.
I farmaci: la tachipirina, l'aspirina, il vivin c, hanno TUTTI effetti negativi sul nostro organismo, oltre al principio attivo di base, atto a bloccare il sintomo in sè.
Credetemi, è da quando sono nata che vivo in questo ambiente, mio padre stesso era un farmacista, ho ben presente come-quando-perchè, si decide che un farmaco va messo in commercio.
Ma non vorrei sembrare una radicale e prevenuta nemica della medicina tradizionale, che ha fatto molte cose per l'umanità e di questo le siamo tutti grati (dal mio punto di vista, sono molto grata per i bravi chirurghi).
Il problema è pensare di prendere un farmaco sempre e comunque, senza vagliare delle vie alernative.
Ho quasi paura a discutere della cosa spesso e volentieri perchè, solitamente chi lavora nel settore è talmente convinto di avere la soluzione ad ogni interrogativo, che non mancherà a liquidarti con sufficienza disarmanti, senza nemmeno stare ad ascoltare le ragioni.
Ma la colpa è nostra, nel resto d'Europa innanzitutto i naturopati e/o comunque coloro che lavorano nel campo della medicina alternativa, non sono visti come degli sciamani con il pendolo, che in base al vostro colore preferito vi daranno una cura, ma come dei seri professionisti.
Faccio un esempio: in Germania o in Austria il naturopata è una figura equivalente al medico, che ha avuto una preparazione di base uguale, con integrazione ad un approccio terapeutico basato sui prodotti fitoterapici, liberissimo di fare anamnesi, visionare analisi del sangue e prescrivere cure alternative.
Chi da noi ha una laurea riconosciuta a livello europeo in naturopatia vive nel terrore, perchè non può fare niente, ha le mani legate, se lo beccano che guarda delle analisi del sangue, gli fanno un mazzo tanto.
Non parliamo poi di far scalare i prodotti fitoterapici dalle tasse, la lobby farmaceutica è talmente assetata di denaro, che non permetterà mai un tale affronto alla classe elitaria medico/farmaceutica.
Inoltre, se vedono che, patologie come il tumore al fegato, le ulcere perforanti, i calcoli renali (solo per fare qualche esempio), possono essere curati e specialmente prevenuti (concetto puramente fitoterapico, che i medici di oggi si divertono ad usare come loro) con delle stupide erbette, come faranno loro a mandare avanti i finanziamenti di fantastiliardi che vengono loro elargiti?
Per me, che le vite umane siano un fatto di statistica, è un dato di una tristezza esasperante.
Perchè per loro (non dico prettamente per i medici, in quanto sicuramente molti di loro partono con l'idea di aiutare le persone ma molti fanno l'errore di fermarsi fino a lì dove sono stati istruiti e non andare oltre) non siete altro che un numero su un grafico.
Quindi pensate con la vostra testa la prossima volta che avrete un raffreddore, informatevi, non prendete così, tanto per fare, una tachipirina, cercate delle soluzioni alternative che avranno lo stesso effetto ma che a lungo andare NON vi faranno male.
Informatevi, informatevi, informatevi e soprattuto, abbiate la mente aperta ed ascoltate, se vi sembra di trovare qualcuno di competente che ha da offrirvi una seconda via
Credete che stia esagerando?
Parliamo di come, spesso e volentieri, le farse delle aziende farmaceutiche passino non in secondo, ma in quattordicesimo piano, nei tg nazionali.
Quanti di voi hanno preso per anni l'aulin nimesulide, per poi scoprire, dopo anni di test (no, non sui volontari ma su di VOI), che tale farmaco provoca danni irreversibili sul vostro fisico?
Qualcuno ha sentito da qualche parte che una certa pillola anticoncezionale di una ditta che non nominerò, ha portato alla morte, in Croazia, 4 ragazze?
Vi dirò anche che le aziende farmaceutiche hanno cercato in ogni modo di mettere a tacere la cosa ma qualche medico, che fa il suo mestiere per una causa e non per la grana, ha dichiarato che, effettivamente sì, le ragazze sono morte a causa di un collasso polmonare provocato da suddetta pillola anticoncezionale (a voi una news: è in vendita anche in Italia!).
Errore circoscritto?
Eppure, secondo me, un qualcosa capace di provocare tale reazione, non dovrebbe essere in commercio, nè dovrebbe essere dato tanto alla leggera per motivi anticoncezionali oppure ormonali.
Ora, la maggior parte delle patologie (dire la quasi totalità, sarebbe da parte mia semiveritiero ma probabilmente esagerato), possono essere affrontate con rimedi alternativi, prive di effetti collaterali minimamente avvicinabili al decesso e/o alle solite controindicazioni segnalate sul bugiardino della purga, il punto è affidarsi a persone competenti.
Con mio grande rammarico, nella maggior parte delle erboristeria che vedo in giro, solitamente c'è una ventenne informata più che altro sulla cosmetica e non un naturopata competente, che più che lavorare in un negozio, dovrebbe avere tutto il diritto di aprirsi uno studio e dare consulenza, senza avere la sensazione di sentirsi uno spacciatore.
Sono stufa, di cercare di convincere i miei amici a prendere prodotti alternativi al moment.
Sono stanca, di discutere con le persone che mi stanno vicino e a cui tengo, su quanto sia importante integrare, per stare bene sempre e prevenire nel futuro.
Questo perchè c'è un muro, spesso e volentieri e dubito che, con una determinata formazione, si sia predisposti ad accettare e comprendere quello che è meglio per noi veramente e non ciò che ci viene propinato, come fosse lo spirito santo.
E per questo ne ho le sacche piene e, appena mi laureerò, prenderò il mio pezzo di carta straccia e, giuro, me ne fuggirò da qualche parte del mondo, dove, se suggerisco di curarsi con le erbe, non mi risponderanno "Oh, se mi serve del fumo, ti chiamo".

Vi lascio con un link che, spero, vi faccia almeno un po' riflettere.
http://www.worstpills.org