Circa un anno e mezzo fa la Warner Bros. e la Appian Way, casa produttrice di Leonardo DiCaprio, annunciarono di aver acquisito i diritti per produrre un live action su Akira, la famosissima opera del maestro Katsuhiro Ōtomo. La regia fu affidata al regista e scrittore irlandese Ruairi Robinson, mentre la sceneggiatura all'inglese Gary Whitta.Purtroppo il sito Bloody Disgusting ci informa che il progetto Akira è morto e stramorto, quindi i fans di Tetsuo e Kaneda dovranno far a meno della controparte cinematografica made in USA dell'opera di Ōtomo.
Sembra che le cause che abbiano portato ad annullare la direzione del film siano state la scarsa commerciabilità del progetto, unita ad un budget troppo elevato. Sicuramente la crisi che sta colpendo le case produttrici hollywoodiane ha influito molto su questa decisione.
Akira è ambientato in un futuro apocalittico in cui bande di motociclisti si sfidano tra di loro. In questo sfondo, tra le vie di Neo-Tokyo incontreremo Kaneda, leader dei Capsules, e Tetsuo, miglior amico di Kaneda. Quando quest'ultimo a seguito di uno strano incidente scomparirà, Kaneda si troverà coinvolto in una serie di vicende che lo porteranno ad indagare sull'accaduto ed in seguito a scontrarsi proprio con l'amico di sempre.
La prima edizione italiana di Akira fu pubblicata dalla Glénat nel lontano 1990. In seguito i diritti furono acquisiti dalla Panini Comics che tra il 1998 e il 2000 lo pubblicò in 13 volumi.
Nel 1988 fu prodotto un film d'animazione basato sull'omonimo manga, seppur con un diverso sviluppo ed un finale alternativo. Considerato un film all'avanguardia, a suo tempo Akira fu il lungometraggio animato più costoso della storia giapponese.
