Una volta usato il bankai, Komamura riesce a liberarsi facilmente di Po e l'arrancar viene definitivamente sconfitto. Tutti rimangono allibiti dalla grandezza e dalla potenza di Komamura, anche Matsumoto ed Hitsugaya che, noncuranti della situazione in cui si trovano, pensano ai danni causati alla città dalla 7° compagnia.Ikkaku ed Iba, intanto, cominciano a discutere. Iba riprende il suo ex-compagnio dell'11° compagnia per non aver combattuto sfruttando tutta la sua forza per portare a termine la missione assegnatagli. Ikkaku è sorpreso che Iba sia a conoscenza del fatto che possa padroneggiare il bankai, ma allo stesso tempo non vuole dargli ragione: il suo modo di intraprendere le battagli è dettato dall'orgoglio e per lui, così come per tutti i sottoposti di Zaraki, è meglio morire piuttosto che tradire quell'orgoglio. Ikkaku però non riesce a finire il discorso che viene colpito in pieno volto da Iba: per Iba è fondamentale obbedire agli ordini e vincere le sfide, anche a costo di attaccare alle spalle o scappare dal nemico. L'unico modo per potersi permettere di combattere secondo il proprio orgoglio è l'essere forti, abbastanza forti da poter morire vincendo.
Nel fulcro della guerra tra shinigami ed Espada, nel frattempo, Barragan è scocciato dalla totale disfatta del suo piano. La prima a provocare i sottoposti di Aizen è Soi Fon, ma in men che non si dica, tutti i presenti si trovano a dover combattere contro qualcuno.
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