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Parlandoci onestamente

da Maya_Lover

Questa discussione fa riferimento alla bloggata di Maya_Lover
Parlandoci onestamente.

neji11 avatar
Superior Jounin avatar
Oha-Lucky~!
21 gennaio 2009 12:05
4 +1 -1
Le possibilità di diventare un mangaka in Italia sono rappresentate da un numero tooondo tooondo, lo zero. Al massimo fumettista, ma è molto diverso. Il mangaka è qualcosa di più "romantico", diciamo, hai la tua storia, le tue idee, i tuoi personaggi...certo poi devi mediare con l'editore e eseguire spesso piegature ad angolo di gradi 90 per essere pubblicato (piegature metaforiche, s'intende), ma poi SE ce la fai, è tutta farina del tuo sacco nel bene e nel male. I fumettisti occidentali non lavorano così, almeno, per come conosco l'ambiente io. Ti chiamano, ti dicono "c'è da fare questo e quest'altro" e tu devi adattarti. Senza contare che devi essere MOLTO, MOLTO, MOLTO bravo per poter fare il fumettista e camparci, è un sogno che coltivano in molti ma vai poi a sapere se tutti ce la fanno...

Forse una via alternativa c'è: internet. Se, anche qui, sei MOLTO, MOLTO, MOLTO bravo ed hai uno stile molto maghereccio, forse val la pena iniziare a farsi un nome su internet, perchè no andando anche a sguazzare nel mondo delle fan art - doujinshi. Non credo che se disegni bene una doujin, domani ti chiama la Shueisha per proporti un lavoro, ma forse ci si sentirà più appagati nel vedere i propri disegni diventare "famosi", invece che restare nell'anonimato del panorama italiano.

Tutti pensieri personali e un po' campati per aria, eh.
Maya_Lover avatar
Expert Genin avatar
21 gennaio 2009 12:27
0 +1 -1
beh neji11 il tuo commento è dato da una certa documentazione a quanto vedo,accolgo bene la tua risposta e ti ringrazio molto del tuo parere,

ma alla luce di quello che hai detto che reputo per buona parte vero ti porgo un'alta domanda e la vorrei porre a chi si sente una risposta al quesito quindi è estesa a tutti

la domanda è:

al di fuori della differenza enorme tra metodo occidentale e metodo orientale non è che si è improntati e mettere quello 0 possibilità in considerazione degli schemi limitativi che ci impongono gli standar occidenatali sul modo di pensare e di gestire una vita?non è che in parte può anche essere la paura di sporgersi in maniera decisa verso un mondo totalmente inesplorato come è questo lavoro e come è l'oriente?

se non avessimo freni alla routine ed ogni giorno potrebbe essere buono per provarci si direbbe comunque che le possibilità sono 0?io credo che come abbiamo pizzaioli fantastici di origine nigerianae e giziana ci possano essere anche talenti italiani che hanno in loro lo spirito e l'adattamento per un brillante futuro da mangaka

ovvio che forse mi sbaglio,ma credo che si tende a ridurre la possibilità forse perchè non si ha la possibilità di testare concretamente quello che sappiamo fare in modo efficace,e certe strade andrebbero aperte dalla mentalità comune e dal paese in cui viviamo,credo che ci sia come uno scetticismo e una cappa su certe cose che per paura a priori si tende ad escludere

ancora grazie per il tuo commento,ne trarrò vantaggi e modi di pensare diversi ^^
Non avrai mai dalla Gloria quanto ti basta...
neji11 avatar
Superior Jounin avatar
Oha-Lucky~!
21 gennaio 2009 15:44
2 +1 -1
Premetto che la mia documentazione in materia è tutta "di riflesso", avendo alcuni amici aspiranti fumettisti o ex-aspiranti fumettisti. Io non sono assolutamente in grado di disegnare, e non ho mai sognato di fare la mangaka non tanto per le scarse possibilità in Italia, ma perchè già alle scuole medie era chiaro come il sole che quella dell'artista non era la mia strada, passavo le ore di disegno tecnico a lavare le squadre in bagno, e le ore di disegno artistico a lavare i pennelli in bagno. Giacchè...

Sicuramente il pensare limitato è la coda che il cane si sta mordendo: non penso di poter sfondare come mangaka perchè non è un lavoro "serio" per l'Italia, non ci provo, a diventarlo sono pochissimi e bravissimi, diventa ancora più remota la possibilità di riuscirci e via, si riparte da capo. Però bisogna essere realistici, e considerare davvero quali possibilità si hanno e quali possibilità il mercato del lavoro offre in quell'ambito. E regolarsi di conseguenza, scegliendo magari con qualche compromesso la via del fumettista oppure abbandonandola del tutto, senza dover rinunciare anche a disegnare per il proprio piacere, ci mancherebbe!

Io ho due esempi lampanti davanti a me: una mia amica che nauseata dal disegnare Topolino e scocciata dalle scarse prospettive future per diventare mangaka, ha abbandonato quella via. Un'altra mia amica ha proseguito gli studi in quell'ambito, ha cambiato stile peggio di come Micheal Jackson abbia cambiato colore ed ora riesce a lavorare con quello stile, ben poco manga, e con le regole del fumetto occidentale. Non mi permetto certo di giudicare l'una o l'altra scelta, ma di sicuro anche chi "ce l'ha fatta", ce l'ha fatta come fumettista, non come mangaka.

Auguro tutto il bene possibile a quelle persone che ci provano, dimostrano un gran coraggio e determinazione, ma al contempo vorrei dire ad ognuna di loro di volare basso, perchè è davvero davvero difficile lavorare in quell'ambiente, figuriamoci se l'intenzione è di farlo in stile Giapponese.

Poi, vabbè, credo ce ne passi molto tra una pizzeria egiziana ed un manga italiano, sia in termini di mercato (una pizza se la mangiano tutti, un fumetto se lo leggono in pochi) che in termini di talento (dopo un mese di preparazione, una pizza te la sanno fare tutti, un manga no).

Ed aggiungo (mamma mia, 'sto commento sarà lunghissimo!) che capisco bene la frustrazione di chi non ha la possibilità di, almeno, essere giudicato in base al suo talento. Ce ne passa tra il sogno di chi butta su DeviantArt due disegni fatti (male) durante l'intervallo e dice di voler diventare il futuro Inoue, e quello di chi invece studia a fondo la materia, lavora sodo ai propri progetti ed è disposto a fare tanti sacrifici e tanta gavetta per ritagliarsi un posticino. Si meriterebbero, questi ultimi, almeno uno spazio in cui dimostrare quanto valgono (se valgono), ma come dici anche tu, non esiste (di sicuro, non in ambito manga) una cosa simile ed "importante" in Italia.
Nekomata avatar
Expert Chunin avatar
Dango Dango Dango!!
21 gennaio 2009 19:52
0 +1 -1
Concordo con neji al 100%

Il mercato del fumetto italiano non è aperto a questo tipo di stile, che porta con se una nuova concezione del lavoro si fumetti. Se vuoi proprio fare manga al massimo ti devi autoprodurre, ma la cosa comporta rischi, e nella maggior parte dei casi, questi tentativi finiscono in un niente di fatto.

Questa cosa me la disse uno che ci vive sul disegnare fumetti. Spezzò il mio cuore sognatore di beata quindicenne (un pò di anni fa XD)... ma questo paese è fatto così.
SE hai questo sogno ti devi adattare. Le vie per autoprodursi a costi bassi ci sono tutte, internet appunto è un trampolino non indifferente.

Maya_Lover avatar
Expert Genin avatar
22 gennaio 2009 10:09
0 +1 -1
beh a quanto vedo è straquotata l'impossibilità nel concretizzare la cosa,sarà ma io non riesco a limitarmi a un semplice schema del tipo..loro possono,qui non si può perchè si lavora in modo diverso ecc..

per me il vero problema è la mancanza di punti di aggregazione tra chi coltiva gli stessi obiettivi,ovvio che a lungo tempo stando soli coi propri progetti il tutto marcisce e si conclude nel nulla,c'è bisogno di confronto per temi comuni e la cosa per me potrebbe anche diventare fattibile

sul fatto che internet sia un inizio per non restare nell'anonimato ci siamo,ma autoprodursi a certi livelli sarà sempre una cosa limitata,

per me c'è bisogno di persone che vedi lavorare di persona ad un progetto comune,quindi un gruppo di persone che collaborano tra loro e formano una squadra in tutti i sensi (per intenderci attaccare al mattino,e arrivare a notte fonda con la tazza di caffè in mano),li si crea unione,affiatamento e si da magari il via ad una nuova concezione di lavoro

parlando per esperienze di altri è una cosa interessante ma se loro non ce l'hanno fatta non credo sia perchè è impossibile ma perchè si è tentato un approccio ad un lavoro "orientale" in un modo occidentale,ovvio che se presenti il tuo lavoro a persone che hanno un modo italiano nel fare le cose ti smontano i progetti e te li modificano a loro piacimento dato che sono loro che ti pubblicano quindi o è così o quella è la porta

non sia un offesa sia chiaro,anzi io mi complimento con loro che sono arrivati così in alto

ma per prima cosa credo bisogna stravolgere il modo di fare le cose

un grazie anche al comento di Nekomata ^^
Non avrai mai dalla Gloria quanto ti basta...
Fenfen avatar
Superior Jounin avatar
cantastorie
22 gennaio 2009 15:09
0 +1 -1
Io una volta ho parlato con un gestore di una fumetteria che organizzava corsi di fumetto, e mi disse "per il fumetto stile manga in Italia non c'è mercato".

Secondo me (opionione strettamente personale) si può fare ma solo a livello proprio di passione, senza tentare di sfondare con questo, o comunque come seconda occupazione.
Hiei-Ishida avatar
Candidate Jounin avatar
fumettista errante
27 febbraio 2009 18:44
0 +1 -1
posso chiederti se hai una pagina con dei tuoi disegni, un blog, un deviantart? =)
...
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