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Recensione oggettiva

La protagonista di Fruits Basket, manga di Natsuki Takaya edito in Italia dalla Dynit, è Toru Honda, una ragazzina di 16 anni rimasta orfana di padre durante la sua infanzia e poco prima dell'inizio della storia, anche di madre in seguito ad un incidente d’auto.

La ragazza si ritrova, quindi, ad abitare con i suoi parenti, che la vedono solo come un peso.

La situazione di Toru non è delle migliori ma uno spiraglio di luce arriva nel momento in cui suo nonno vuole ristrutturare l’appartamento nel quale attualmente vivono: Toru decide di andare a vivere da sola in una tenda e cerca un lavoro part-time per sopravvivere; nonostante la situazione rasenti il tragico lei rimane ottimista.

Il terreno su cui la protagonista ha montato la tenda è di proprietà di Shigure Soma, che una sera vede la ragazza mentre sta tornando a casa, decide di seguirla insieme al cugino Yuki, e così scoprono il suo segreto.

Purtroppo la sorte non è molto a suo favore: mentre sta spiegando ai due ragazzi perché si trovi lì, la sua tenda viene seppellita da una frana, privandola di un tetto sotto cui vivere.

Shigure si rende disponibile nei suoi confronti chiedendole di restare a casa Soma e in cambio di vitto e alloggio, Toru dovrà semplicemente occuparsi della casa.

La tranquilla vita all’interno della casa termina nel momento in cui fa il suo ingresso Kyo, un altro membro della famiglia Soma, che prova un particolare odio nei confronti del cugino Yuki.

La dimostrazione di ciò è la sfida che lancia subito nei suoi confronti per vedere chi dei due è il più forte.

Proprio in questo frangente avviene un fatto inspiegabile agli occhi di Toru, che la vedrà coinvolta nella sua più grande passione: cercando di fermare gli “istinti omicidi” di Kyo, gli cade addosso, trasformandolo così in un gatto.

Lo shock provocatole dall’evento la fa indietreggiare scontrandosi a sua volta contro Yuki e Shigure, che si trasformano rispettivamente in un topo e in un cane.

La protagonista viene così a conoscenza della maledizione della famiglia Soma: alcuni suoi membri hanno la sfortuna di trasformarsi in uno dei 12 animali dell’oroscopo cinese se si scontrano o se abbracciano con una persona del sesso opposto.

Ed è proprio questa maledizione all’origine dell’odio provato da Kyo nei confronti di Yuki: la leggenda narra che un giorno Dio invitò ad una festa tutti gli animali. Ma il topo per evitare la presenza, per lui pericolosa, del gatto gli disse che la festa si sarebbe tenuta il giorno seguente, così lui e gli altri animali si divertirono senza sosta, lasciando in disparte il povero gatto: Kyo, in quanto gatto, è quindi escluso dal resto della famiglia ed incolpa di questo Yuki, il topo.

La scoperta di questo segreto rappresenta, per la nostra protagonista, ancora una volta, un elemento negativo all’interno della sua vita: infatti, chi viene a conoscenza della maledizione, o viene accettato dal capofamiglia, permettendogli di rimanere in contatto con i suoi membri, oppure, alternativa sempre applicata fino a questo momento, si può procedere alla rimozione della parte di memoria legata al segreto.

Il capofamiglia Akito decide di non far rimuovere i ricordi di Toru e che può vivere a casa di Shigure, ma un altro ostacolo si mette sulla strana della nostra povera ragazza: quando ormai credeva di aver trovato una nuova casa e una nuova “famiglia”, i lavori nell’appartamento del nonno sono ormai finiti e lei può tornare a stare da lui.

Nonostante il legame della ragazza nei confronti della famiglia Soma sia importante, ritiene che sia giusto ricongiungersi con il nonno. Tuttavia, una volta tornata a casa, si rende conto che la sua vera famiglia è quella composta dai tre cugini, ma ormai è tardi per tornare indietro.

Ma non tutto è perduto: infatti viene letteralmente “rapita” da Yuki e Kyo che, posate le armi di guerra, si sono resi conto dell’importanza della presenza di Toru nella loro vita e quindi hanno deciso di fare fronte comune perfar tornare la ragazza e il suo splendido sorriso nella loro casa.

Toru continuerà così a vivere con la famiglia Soma e piano piano conoscerà tutti i componenti della famiglia che sono stati colpiti dalla maledizione dell’oroscopo cinese.

Il titolo “Fruits Basket” significa letteralmente “cesto di frutta” ed è un gioco che Toru faceva insieme ai suoi compagni alle elementari. In questo gioco ci si dispone in cerchio e ogni bambino ha il nome di un frutto, e quando viene chiamato, il bambino si alza e va a giocare insieme agli altri. A Toru, però, veniva sempre dato il nome onigiri (polpetta di riso) di conseguenza veniva sempre esclusa dal gioco.

In Giappone il manga viene pubblicato nella rivista quindicinale Hana to Yume, della casa editrice Hakusensha dal 1998, in Italia è arrivato ad agosto del 2002.

Dal manga è stato tratto un anime di 26 episodi, trasmesso da TV Tokyo nel 2001, che non conclude la storia, infatti si ferma all’incirca intorno al settimo volume.

Purtroppo, non è ancora prevista una seconda serie e nemmeno l’edizione italiana della prima.

Diverso da tutti gli altri shoujo, Fruits Basket vi porterà nel mondo della famiglia Soma, scoprirete pian piano chi sono i 12 animali dello zodiaco cinese e se la nostra piccola Toru riuscirà a trovare una soluzione al “piccolo” problema di Yuki, Kyo e tutti gli altri.

E’ un manga che deve essere letto, che ti rapisce, che fa ridere e piangere e una volta finito vorresti che continuasse.